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Parigi

Paris, Je t’aime

Sono appena tornata a Palermo, eppure se chiudo gli occhi sono ancora lì, seduta al tavolo di un cafè a sorseggiare una cioccolata calda.
Si, sono tornata ma in parte sono rimasta a Parigi. Sono salita fisicamente sull’aereo, il mio corpo è tornato a casa, ma la testa non l’ha seguito.  
E’ strano, sembra solo ieri che preparavo la valigia con le farfalle nello stomaco all’idea di tornare nella mia adorata Parigi.
Sono arrivata in città con una lista infinita di cose da fare, vedere, provare e assaggiare e appena 3 giorni per far tutto. Ovviamente il tempo non è stato sufficiente, il che mi obbligherà a fare nuovamente un salto nella capitale francese (spero il più presto possibile).
Io sono innamorata di questa città è più la scopro più me ne innamoro. Sono drogata di Parigi, non ne ho mai abbastanza, e ogni giorno lontana è un giorno di astinenza.
Questo weekend ho visto la città come mai prima d’ora. Generalmente vado a Parigi nel mese di luglio o agosto e quello che ho sempre trovato è una città presa d’assalto da turisti, con pochi parigini e pochissimi miei coetanei. Gli universitari in estate sono una specie quasi estinta. Il cielo azzurro e limpido e giornate soleggiate e calde.
Questa volta ho visto Parigi colorata dalle calde tinte autunnali, che le conferiscono un aspetto (se possibile) più romantico. Le mille sfumature delle foglie degli alberi, gialle, verdi, arancioni e rosse, mi hanno mandata in estasi. Le giornate sono prevalentemente grigie, con nuvole che non lasciano intravedere nemmeno un pezzetto di cielo. Ma il tempo non è in grado di sminuire la bellezza della città, anzi con le nuvole e sotto la pioggia Parigi è incantevole più che col sole, provare per credere.
In attesa di una marea di post su Parigi ecco alcune foto che spero vi facciano capire di cosa parlo.

 

 

 

 

 

 

 

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